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Con le movimentazioni del Sessantotto emerse una originale volontà di partecipazione dal basso in tutti i settori espressivi. In campo figurativo, molti artisti orientarono in tal senso le proprie prassi lavorative e, in qualità di operatori estetici, scelsero le strade, le piazze e le comunità urbane come luogo di incontro e confronto con le criticità collettive. Riccardo Dalisi, con i suoi interventi di animazione e il lavoro di quartiere, è tra le personalità che meglio hanno rappresentato l'introduzione dell'arte nello spazio sociale e la nascita di una nuova metodologia fondata sulla partecipazione, la liberazione della creatività e il recupero della manualità.